Un caffè con Spektre
Abbiamo avuto modo di scambiare quattro chiacchiere con Richard Wakley & Paul Maddox, i due volti dietro la maschera di Spektre, uno dei progetti techno più solidi in circolazione. Ecco cosa ne è venuto fuori:
1. Parliamo di Spektre, come nasce questo progetto?
Stavamo entrambi producendo con i nostri rispettivi progetti, ma entrambi avevamo voglia di sperimentare di più e provare idee nuove. Un amico in comune ci ha presentati e ci ha suggerito di fare qualcosa insieme, e l’abbiamo fatto. Da subito abbiamo trovato una certa chimica nel lavoro in studio, ed è nato Spektre. Le nostre prime tracce furono prese da “Dance Electric”, la label di Oliver Huntemann, e capimmo di stare facendo qualcosa di buono.
2. Quali sono i tratti distintivi del vostro sound? C’è qualche artista che sentite particolarmente vicino dal punto di vista musicale?
Amiamo sperimentare quindi cerchiamo di non imporci troppe regole. Cerchiamo sempre di rendere le nostre tracce cupe e di creare atmosfera. Inoltre entrambi ascoltiamo molti generi musicali diversi oltre alla techno, e tirare fuori idee da un’ampia pallette è sicuramente d’aiuto.
Riguardo agli altri artisti, è difficile fare una lista, c’è così tanta ottima musica in giro al momento, ma Skober, DAST e un nuovo progetto chiamato Origin Riddim sono alcuni di quelli che supportiamo di più.
3. Fare musica vuol dire anche studiare il passato, prendere spunto e innovare costruendo il futuro. Voi fate musica e avete portato la vostra selezione in alcuni tra i più importanti festival mondiali. Cosa vedete nel futuro della musica elettronica, a livello artistico e per quanto riguarda gli eventi?
Non abbiamo una sfera di cristallo, ma sembra che le barriere tra i generi stiano diventando sempre più sfumate, è un trend che arriva dal passato e che speriamo continui. Sul versante degli eventi, negli ultimi anni sembra che i grossi super-festival stiano attirando maggiormente l’attenzione rispetto ai club, ma non saremmo sopresi se questo trend cominciasse a invertirsi.
4. Raccontateci del vostro ultimo progetto, “Forged in the heart of a Laserbeam”, e diteci cosa si cela dietro questo nuovo lavoro.
Questa è la nostra ultima release del 2017, ed è anche la 150^ release. Volevamo chiudere l’anno in bellezza quindi abbiamo deciso di celebrare i risultati di quest’anno con una grossa uscita di Spektre. È un disco con un ritornello melodico abbastanza particolare, che ha dato ottimi riscontri, supporto dai dj e da persone che ci chiedono quando uscirà. Quindi, per tutti quelli che ce lo chiedono, uscirà l’8 Dicembre! Include anche due remix malati di Skober e Sasha Carassi.