Un caffè con: Luca Bax

Luca Bax: Dj, direttore artistico, è in attività da 20 anni in diverse situazioni del nord italia. Nel suo curriculum può vantare la presenza in consolle importanti come quelle di Bolgia, Villa delle Rose, Magazzini Generali, Peter Pan, ed ha diviso la consolle con artisti come Yaya, Leon, Ralf, Nathan Barato e molti altri.
Questa intervista arriva in vista dell’appuntamento di Venerdi sera con Luca Agnelli al Celebrità di Trecate, in compagnia dell’organizzazione Feel the Beat, di cui fai parte. 20 anni di attività come dj quest’anno: come riassumeresti il percorso fatto dagli inizi fino ad oggi?
Questi vent’anni sono stati lunghi, faticosi, impegnativi, ma fantastici! E’ stato un viaggio intensissimo! Chi è in pista vede il lato divertente di questo lavoro e di questa passione, ma dietro alle quinte c’è una mole di lavoro inimmaginabile!
Come dicevo prima tanta fatica, ma quando vedi la gente ballare in pista le tracce che selezioni sono tutte fatiche ripagate!
Il tuo curriculum è ricchissimo di collaborazioni illustri, di presenze importanti, di tante esperienze in collettivi ed organizzazioni: l’esperienza che ti ha regalato di più, professionalmente ed umanamente qual è?
Se dovessi dirti un nome o una situazione sarei scorretto con altre mille persone: tutti quelli con cui ho lavorato, come addetto ai lavori ed in consolle mi hanno insegnato un piccolo pezzetto di tutto quello che so e che sono oggi.
Luca Bax senza la consolle, senza la musica, chi sarebbe? Come ti immagini la tua vita se non avessi mai iniziato questa carriera?
Da giovanissimo sognavo la carriera di pilota di aerei, ma da quando ho scoperto la musica non c’è stato più niente: è entrata nella mia vita a 16 anni ed ha sconvolto tutto.
Abbiamo parlato del passato e del presente, ora parliamo di futuro: cosa vorresti vedere scritto sulla tua Bio tra 5 anni?
Sicuramente prima di 5 anni vorrei iniziare a pubblicare della musica fatta da me: amo il ruolo del dj ma vorrò sfidarmi nel creare qualcosa di mio. Oltre a questo vorrei vedere che questo mio continuo lavorare e collaborare sempre con nuovi artisti non si è fermato: per me è molto importante raccogliere sempre nuove sfide ed alzare sempre di un gradino il livello, imparare ad ogni occasione qualcosa di nuovo.
Di esperienza ne hai accumulata, e nonostante questo c’è ancora strada da fare: cosa ti senti di consigliare ai ragazzi che oggi si stanno avventurando in questo mondo?
Il consiglio è di farlo con il cuore, con serietà ed al 100%. È un gioco terribilmente serio. Lavorate senza aiuti, senza computer, senza trucchi: le basi sono quelle da quando questa arte esiste, e tutto quello che vi facilita il lavoro vi farà bene solo quando saprete camminare con le vostre gambe. In più, cosa fondamentale, non dimenticate mai di essere umili e di rimanere sempre voi stessi: non sentitevi arrivati mai, perché i più grandi non si sentono arrivati nemmeno davanti a 10.000 persone. Solo quando saprete emozionarvi saprete emozionare le altre persone.